Come accenavo nello scorso post, ieri abbiamo avuto l'opportunita di assistere backstage a tutto ciò che gira intorno all'organizzazione di un evento musicale. E vi garantisco che il tutto è stato più che interessante.
L'evento in questione è un Band Contest (attualmente ancora in corso), ovvero una gara tra diversi artisti selezionati nel genere rock, pop, alternative e indie che ogni mese (otto per volta) si sfidano sul palco a suon di note. 30 minuti a testa per dare il meglio di loro. A fine serata vengono scelte solo due band che passano alla finale dei prossimi mesi. Ci sarà solo un gruppo vincitore.
Devo dire che è stata un'esperienza davvero positiva
che non ha fatto altro che confermare la tesi che questo è il mio mondo. Mi
sentivo troppo a mio agio tra tutte quelle luci, strumenti, pezzi di palco,
faretti da montare, tecnici, artisti a fare il soundchek e così via.
Come prima cosa ci hanno mostrato l'area backstage, da
dove il tutto solitamente prende vita e viene manovrato. Successivamente siamo
passati alla sala dove l'evento mensilmente ha luogo. Erano presenti già
diversi tecnici che montavano il palco, sistemavano gli strumenti, innumerevoli
luci e cavi etc. Ragazzi e ragazze dai 20 ai 50 che si muovevano come grilli,
lavoravano come macchine senza fiatare senza mai perdere il senso dell’umorismo
e la professionalità. Ci hanno portato poi al controllo toni, dove
professionisti gestiscono ogni singola diffusione di suono, da quello vocale a
tutto il resto. Basta spingere un tasto ed ecco che la voce del cantante risulta
più o meno limpida, più o meno roca, più o meno intonata ;)
Per concludere il 'tour' di conoscenza del posto,
siamo saliti nella zona luci. 5 piattaforme da tavolo con un numero di tasti e
pulsanti che non sto quì ad elencarvi. Il consumo energetico di una sola serata
del genere supera quello settimanale di un'intera famiglia, ma il tutto ne vale
la pena. Da lì può essere controllata ogni sfumatura ed intensità di luce, e bisogna
stare bene attenti a non premere il tasto sbagliato che accechi - letteralmente
– mezza platea ;P
Per il resto siamo stati per più di mezza giornata a
gironzolare come fossimo di casa e a chiacchierare con professionisti che fanno
questo mestiere da anni. Per certi versi non lo raccomandano a nessuno, se non
a dei folli con tanta passione e pazienza.
C'è da stare sempre con occhi vigili e nervi sotto
controllo. Tutto deve filare nel verso in cui è stato programmato, bisogna
stare in allerta rispetto imprevisti che puntualmente possono capitare, bisogna
considerare ogni minimo rischio. C'è da dimenticarsi della propria rotuine
quotidiana, di ferie programmate e festività concesse - puoi lavora anche a
Natale - e in tutto questo devi sempre stare dietro ad artisti che il più delle
volte si comportano come niente più che bambini euforici o peggio ancora
ragazzini viziati dalle mille pretese ed esigenze.
E’ stato divertente vedere i vari gruppi fare il
soundckeck ed essere con i nervi tesi per l’esibizione. Stare lì con quella
gente mi ha fatto entrare per un giorno nel loro mondo, quello che spero presto
diventi ufficialmente anche il mio di mondo.
.
Che dire, dietro un'organizzazione simile c'è davvero
tanto da fare, e tanto di cui preoccuparsi. Assistere ed essere parte di tutti
i retroscena che precedono un tale evento mi ha fatto cambiare decisamente
ottica sul vivere i concerti. Da oggi in poi credo che non riuscirò più andare
ad un concerto o qualsiasi altro evento musicale come ho fatto fin'ora e non
guardarlo da una prospettiva interna. Cosa che già facevo ma - adesso capisco - in
modo limitato. Credo che guarderò tutto con un occhio più ''tecnico'' rispetto
un normale spettatore che si becca il prodotto già confezionato. Che sentirò l’ansia
di chi ha organizzato il tutto e la paura che qualcosa possa andare storto, cercherò
l’occhio vigile ed invisibile che magari mangiucchiandosi un’unghia controllare
da dietro le quinte quanti spettatori stanno prendendo parte all'evento o
quanti biglietti sono stati staccati per poi tirare un sospiro di sollievo solo
a sala riempita.
Passare una giornata lì ma ha fatto fare –
forse inevitabilmente – il paragone con eventi che sento particolarmente vicini quali un
concerto dei Tokio Hotel, giusto per fare un esempio. Eventi che naturalmente rispetto una cosa del
genere sono millemila volte più grandi e che di conseguenza richiedono una maggiore attenzione e investimento di soldi,
tempo, personale ed energia. Al momento non credo che riuscirei ad essere in
grado di poter stare dietro una cosa del genere, anche se confesso che la cosa
mi interesserebbe da morire.
Pensavo chissà come deve essere stata la
progettazione e poi realizzazione concreta dell’Humanoid City Tour, chi è stato
dietro i capricci dei nostri crucchi rispetto la concretizzazione del palco. Il
management come si è regolato con le spese e le entrate, come ha gestito i
fondi per dare vita e portare avanti il tour. Vorrei conoscere e stringere una
mano a tutti i tecnici che hanno lavorato dietro quegli incredibili effetti di
luce e mostrare tutta la mia solidarietà ai poverini che ogni giorni hanno
dovuto o smontare e rimontare quella carcassa di palco metallico con uovo
annesso . Avrei voluto assistere al soundcheck dei ragazzi – quello vero, non
quello tarocco durato 10 minuti per le
fans – mentre tutti gli altri finivano di montare e controllare che ogni cosa
su quel palco fosse in ordine. Vorrei poter sapere e poter chiedere tante cose.
Dietro la messa in atto di un tour intensivo
del genere c’è un lavoro davvero inimmaginabile, per non parlare poi del
pre-tuor (cosa che magari approfondisco
la prossima volta visto che c’è tanto da dire). ,i piacerebbe poter fare a chi
di competenza mille mila domande a riguardo. Al momento non sono che all’inizio
ma mi auguro che in un futuro non troppo lontano non mi sarà più necessario chiedere!
woooooooooooooooooow *O*
RispondiEliminacioè non mi viene altro da dire dopo il tuo resoconto ^^.
No una cosa da dire ce l'avrei u.u quelli che lavorano con i Tokio sono dei santi soprattutto quelli che montano e smontano il palco ;)
haha tu dici eh? anche secondo me. Santi a vita. Poverini..spero almeno che la paga sia buona ;P
RispondiEliminaps. grazie come al solito per il commento <3
sisi dico u.u insomma alla fine quelli che si spaccano letteralmente la schiena affinchè tutto vada nel migliore dei modi sono loro :) ahahahahah guarda lo spero anch'io con tutto il lavoro che fanno poveretti xD
RispondiEliminaoh figurati cara è un piacere *w* <3
danke picci <3
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