random infos about me

La mia foto
~ 24 years old ~ I am living between Berlin (Germany) and Naples (Italy) since 5 years ~ I want to work in/for the music industry ~ I want to become an A&R Manager, or at least, I would work as marketing manager for a Label ~ Peter Pan is my alter ego ~ I could not live without dreams and immagination ~ I'm a sensitive, a bit arrogant, conceited and determined person _ I got a strong personality ~ I hate conventions ~ One of my favorite motto is: T A K E. A. T R I P. A N D. F A L L. I N T O. T H E. G L I T T E R. ~

Random facts about me ~




MUSIC | ART | TRAVELING | DREAMS | ON THE ROAD | BERLIN | | PASSION | SOAP BUBBLES | FREEDOM | THEM | IDEAS | BRING ME BACK TO NEVERLAND| COLORS | HAMBURG | WUNDERLAND | LOVE | FANTASY | I HATE INSECTS | MAKE UP | GLITTER | SHINING STUFF | SEA | RAIN | BOOKS | PHOTOGRAPHY | TOKYO | KAWAII | FASHION | PIERCING&TATOO | WHISHES | LOUNGE PARTY| PETER PAN | CLOUDS | MORE TO COME|



M a y b e'. a n. e l a b o r a t e. f a n t a s y. B u t. i t' s. t h e. p e r f e c t. p l a c e. t o. s t a r t.

Bright Lights © Placebo




sabato 12 novembre 2011

Updates From Berlin #007 back stage, Humanoid City Tour

Finalmente è fine settimana. A dire il vero sarebbe iniziato ieri (il Wochenende che si rispetti è Venerdì, Sabato e Domenica) ma non saprei se definirlo tale.
Come accenavo nello scorso post, ieri abbiamo avuto l'opportunita di assistere backstage a tutto ciò che gira intorno all'organizzazione di un evento musicale. E vi garantisco che il tutto è stato più che interessante.
L'evento in questione è un Band Contest (attualmente ancora in corso), ovvero una gara tra diversi artisti selezionati nel genere rock, pop, alternative e indie che ogni mese (otto per volta) si sfidano sul palco a suon di note. 30 minuti a testa per dare il meglio di loro. A fine serata vengono scelte solo due band che passano alla finale dei prossimi mesi. Ci sarà solo un gruppo vincitore.





Devo dire che è stata un'esperienza davvero positiva che non ha fatto altro che confermare la tesi che questo è il mio mondo. Mi sentivo troppo a mio agio tra tutte quelle luci, strumenti, pezzi di palco, faretti da montare, tecnici, artisti a fare il soundchek e così via.
Come prima cosa ci hanno mostrato l'area backstage, da dove il tutto solitamente prende vita e viene manovrato. Successivamente siamo passati alla sala dove l'evento mensilmente ha luogo. Erano presenti già diversi tecnici che montavano il palco, sistemavano gli strumenti, innumerevoli luci e cavi etc. Ragazzi e ragazze dai 20 ai 50 che si muovevano come grilli, lavoravano come macchine senza fiatare senza mai perdere il senso dell’umorismo e la professionalità. Ci hanno portato poi al controllo toni, dove professionisti gestiscono ogni singola diffusione di suono, da quello vocale a tutto il resto. Basta spingere un tasto ed ecco che la voce del cantante risulta più o meno limpida, più o meno roca, più o meno intonata ;)
Per concludere il 'tour' di conoscenza del posto, siamo saliti nella zona luci. 5 piattaforme da tavolo con un numero di tasti e pulsanti che non sto quì ad elencarvi. Il consumo energetico di una sola serata del genere supera quello settimanale di un'intera famiglia, ma il tutto ne vale la pena. Da lì può essere controllata ogni sfumatura ed intensità di luce, e bisogna stare bene attenti a non premere il tasto sbagliato che accechi - letteralmente – mezza platea ;P



Per il resto siamo stati per più di mezza giornata a gironzolare come fossimo di casa e a chiacchierare con professionisti che fanno questo mestiere da anni. Per certi versi non lo raccomandano a nessuno, se non a dei folli con tanta passione e pazienza.
C'è da stare sempre con occhi vigili e nervi sotto controllo. Tutto deve filare nel verso in cui è stato programmato, bisogna stare in allerta rispetto imprevisti che puntualmente possono capitare, bisogna considerare ogni minimo rischio. C'è da dimenticarsi della propria rotuine quotidiana, di ferie programmate e festività concesse - puoi lavora anche a Natale - e in tutto questo devi sempre stare dietro ad artisti che il più delle volte si comportano come niente più che bambini euforici o peggio ancora ragazzini viziati dalle mille pretese ed esigenze.

E’ stato divertente vedere i vari gruppi fare il soundckeck ed essere con i nervi tesi per l’esibizione. Stare lì con quella gente mi ha fatto entrare per un giorno nel loro mondo, quello che spero presto diventi ufficialmente anche il mio di mondo.
.
Che dire, dietro un'organizzazione simile c'è davvero tanto da fare, e tanto di cui preoccuparsi. Assistere ed essere parte di tutti i retroscena che precedono un tale evento mi ha fatto cambiare decisamente ottica sul vivere i concerti. Da oggi in poi credo che non riuscirò più andare ad un concerto o qualsiasi altro evento musicale come ho fatto fin'ora e non guardarlo da una prospettiva interna.  Cosa che già facevo ma - adesso capisco - in modo limitato. Credo che guarderò tutto con un occhio più ''tecnico'' rispetto un normale spettatore che si becca il prodotto già confezionato. Che sentirò l’ansia di chi ha organizzato il tutto e la paura che qualcosa possa andare storto, cercherò l’occhio vigile ed invisibile che magari mangiucchiandosi un’unghia controllare da dietro le quinte quanti spettatori stanno prendendo parte all'evento o quanti biglietti sono stati staccati per poi tirare un sospiro di sollievo solo a sala riempita.

Passare una giornata lì ma ha fatto fare – forse inevitabilmente – il paragone con eventi  che sento particolarmente vicini quali un concerto dei Tokio Hotel, giusto per fare un esempio.  Eventi che naturalmente rispetto una cosa del genere sono millemila volte più grandi e che di conseguenza richiedono una  maggiore attenzione e investimento di soldi, tempo, personale ed energia. Al momento non credo che riuscirei ad essere in grado di poter stare dietro una cosa del genere, anche se confesso che la cosa mi interesserebbe da morire.
Pensavo chissà come deve essere stata la progettazione e poi realizzazione concreta dell’Humanoid City Tour, chi è stato dietro i capricci dei nostri crucchi rispetto la concretizzazione del palco. Il management come si è regolato con le spese e le entrate, come ha gestito i fondi per dare vita e portare avanti il tour. Vorrei conoscere e stringere una mano a tutti i tecnici che hanno lavorato dietro quegli incredibili effetti di luce e mostrare tutta la mia solidarietà ai poverini che ogni giorni hanno dovuto o smontare e rimontare quella carcassa di palco metallico con uovo annesso . Avrei voluto assistere al soundcheck dei ragazzi – quello vero, non quello tarocco durato 10  minuti per le fans – mentre tutti gli altri finivano di montare e controllare che ogni cosa su quel palco fosse in ordine.  Vorrei  poter sapere e poter chiedere tante cose.
Dietro la messa in atto di un tour intensivo del genere c’è un lavoro davvero inimmaginabile, per non parlare poi del pre-tuor  (cosa che magari approfondisco la prossima volta visto che c’è tanto da dire). ,i piacerebbe poter fare a chi di competenza mille mila domande a riguardo. Al momento non sono che all’inizio ma mi auguro che in un futuro non troppo lontano non  mi sarà più necessario chiedere!


4 commenti:

  1. woooooooooooooooooow *O*
    cioè non mi viene altro da dire dopo il tuo resoconto ^^.
    No una cosa da dire ce l'avrei u.u quelli che lavorano con i Tokio sono dei santi soprattutto quelli che montano e smontano il palco ;)

    RispondiElimina
  2. haha tu dici eh? anche secondo me. Santi a vita. Poverini..spero almeno che la paga sia buona ;P
    ps. grazie come al solito per il commento <3

    RispondiElimina
  3. sisi dico u.u insomma alla fine quelli che si spaccano letteralmente la schiena affinchè tutto vada nel migliore dei modi sono loro :) ahahahahah guarda lo spero anch'io con tutto il lavoro che fanno poveretti xD
    oh figurati cara è un piacere *w* <3

    RispondiElimina

''remember me, through flash, photography and screams....remember me, special dreams! ''