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~ 24 years old ~ I am living between Berlin (Germany) and Naples (Italy) since 5 years ~ I want to work in/for the music industry ~ I want to become an A&R Manager, or at least, I would work as marketing manager for a Label ~ Peter Pan is my alter ego ~ I could not live without dreams and immagination ~ I'm a sensitive, a bit arrogant, conceited and determined person _ I got a strong personality ~ I hate conventions ~ One of my favorite motto is: T A K E. A. T R I P. A N D. F A L L. I N T O. T H E. G L I T T E R. ~

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Bright Lights © Placebo




mercoledì 8 giugno 2011

back from Moscow - Muz tv show and golden Meet



...e la trasferta moscovita venne portata a termine con successo :)




01.06.2011 – L’inizio dell’avvenutra

La sera a cavallo tra il 31/05 e l’1/06 posso dire di averla passata esattamente come le 20 precedenti. Come? senza chiudere occhio se non per poco più di due tre orette ovviamente. Al suonare della sveglia mi preparo ripetendo per almeno un’infinità di volte ‘’ma cosa stai facendo?’’. Con mix di sonno, ansia e adrenalina in corpo mi dirigo dritta verso l’aeroporto dove ad aspettarmi c’è un volo diretto per Moscow. Coincidenza vuole che il giorno dopo due ‘crucchi a caso’ sarebbero partiti dallo stesso aeroporto, alla stessa ora, con lo stesso volo. Preciso che nei miei programmi non c’era certamente: armarsi e partire sola per un paese sconosciuto fuori dai confini Europei. Tutta via, cosa non si fa per loro!?! La mancanza iniziava a farsi sentire davvero troppo, e a tiro non c’era altro che l’opzione ‘’vola verso la’’terra sconfinata’’ della Federazione Russa.’’

Le aspettative per questo viaggio non erano di certo chissà quali e confesso che fino all’ultimo si è fatta

sentire la paura di star per buttare una banca di soldi per un’esperienza che in fin dei conti poteva essere solo deludente.

La giornata non’è iniziata nei migliori di modi. Benchè per partire mi sia affidata alla migliore delle migliori compagnie di linea, come volo che si rispetti sul quale metto io piede non poteva che essere in ritardo. 10 minuti che alla fine sono divent

ati 40. Ad ogni modo riesco a mettere piede Mosca. La città vista dall’alto non promette molto bene, vista dal basso ancora peggio. L’aereoporto Domodedovo di internazionale sembra avere solo l’infinità di gente random che lo popola, i russi non sono per niente cordiali, nessuno spiccica mezza parola di inglese, e a fare da contorno al simpatico quadro ben 31°C . Proprio quando stavo per arrendermi al pensiero che forse restare a Berlino sarebbe stata sicuramente la scelta migliore, vedo spuntare le altre girlz della ciurma che erano appena atterrate. Senza di loro credo che forse mi sarei sentita persa al controllo visti. L’ho già detto che i russi non sono per niente cordiali, no?

Ad ogni modo, passati i controlli e prelevati i bagagli ci incamminiamo verso il centro dell’aeroporto. L’inizio della fine purtroppo è arrivato. Grazie a Giulia riusciamo a controllare tutte le mail tramite il suo cell per sapere i risultati del concorso indetto dai Muz. Nei miei messaggi spam c’era finita una mail che tradotta alla meno peggio diceva ‘’meet and greet’’. In quel momento credo di aver sentito il pavimento franarmi sotto i piedi. Non poteva essere tutto così semplice e per di più vero. Nel panico più totale cerchiamo una connessione senza fili all’interno

dell’aeroporto, fortuna che la mattina avevo deciso di portare il pc con me. Leggendo e traducendo bene vediamo che era proprio l’e-mail della redazione dei Muz che avvisava il gruppo delle vittoria, ma specificava pure che si trattava di una prima scrematura e che se volevamo rientrare nella selezione finale il tutto andava confermata entro le sei del giorno stesso. Per farla s

emplice in allegato occorreva mandare

uno scan del passaporto, dell’avvenuta registrazione in Russia, e il video originale con il quale avevamo partecipato. Missione del tutto semplicissima per un fan europeo in trasferta in un paese straniero, no? :D Non so quale santo mi abbia graziato, ma la mattina prima della partenza avevo deciso di portare il pc dietro, proprio quello dove avevo montato il video d

el concorso, e sempre fortuna vuole mancavano proprio pochi minuti alla scadenza del contest. Il caldo soffocante dell’aeroporto, la batteria scarica del pc, e altri imprevisti random vari a tiro non hanno aiutato a tenere i nervi sotto controllo. Due ragazze del ‘mio’ gruppo purtroppo per questioni di tempistica sono rimaste fuori, le altre invece non erano passate alle selezione, e il destino mio e della Miry era ancora un grosso punto interrogativo.

In aeroporto – non chiedetemi come – ho stretto ‘’’amicizia’’’ con un uomo che si spacciava manager di un autista. Messa così sembra chissà che cosa figa eh? E invece no x) Quest’uomo non era altro che uno dei tanti aiuto tassinaro che si trovavano lì. Capendo quindi che dei crucchi all’ aereoporto non ce ne sarebbe stata traccia, almeno per quel giorno, decidiamo di affidarci nelle mani di un simpatico ‘autista’

raccomandatoci dal mio nuovo ‘amico’. Lui. Arsenie. Lui, che è diventato la mascotte del nostro viaggio. Lui, il cui figlio ha fatto impazzire gli

ormoni di tutto il gruppo. Lui, e lui solo, che mi ha ribattezzata Monika e che dopo 4 giorni ancora non aveva capito che io di russo nemmeno mezza parola capivo. Lui, lui, e ancora lui, che a volte disperato si esprimeva a disegni, che disinvolto parlava tranquillamente con la testa

girata per parlare con noi dietro. Nelle nostre facce il terrore. Ed infine ancora lui. Il solo che un’ora di tratta aeroporto – hotel era capace di

farla diventare un viaggio di due ore con brevi ma ripetute soste caffè-cibo-turismo-telefonta- non si sa cosa – sigaretta- Ad ogni modo, lo abbiamo amato.

Chiusa la parentesi sul nostro amico russo v.v, Arrivate in Hotel abbiamo subito capito che avremmo vissuto in paradiso per 4 giorni. L’albergo, considerando quel che è costato, era semplicemente bellissimo e con una vista spettacolare dal 22° piano e a pochi passi dal cuore di Mosca. Ovviamente, se mai dovessi ripassare per il Golden Ring , ricordatemi di evitare il ventiduesimo piano perché

anche li ci ho lasciato la faccia. Ma questa è tutta un’altra storia J

Preso possesso delle camere – e del davanzale che costeggiava le finestrone *-* - riunione di condominio generale fino fino a che fuori non’è mattino, e poi a letto che la giornata successiva meritava mente e corpo fresco per pensare e agire U.U



02.06.2011 - Le due G


E se dei Gemelli fantasma oggi non ce n'è stata traccia, a soddisfare le nostre aspettative ci sono le due G in buon umore più che mai :)






03.06.201 – Non c’è due senza tre

Finalmente il grande giorno è arrivato. Può sembrare sciocca come cosa, ma io ancora non ci credevo. Riuscire ad incontrare i ragazzi lì, in Russia. Essere riuscite a vincere un concorso all’estero. Avere la certezza di poterli riabbracciare. La cosa mi è sembrata surreale e incerta finchè non me li sono ritrovata tutti e 4 in camera.

Per me e la Miry la sveglia è suonata alle 6.00. Cercando di indossare una calma apparente mi sono concessa un bagno caldo ‘’rilassante’’ come se niente fosse per poi mettere mano a trucco e parrucco. Scattata l’ora x scendiamo giù in hall dove una macchina dell’albergo era già pronta per noi per portarci a destinazione. L’indirizzo da raggiungere era la sede principale degli studi dei Muz. Quello che ci si è presentat

o difronte invece era un edificio nel mezzo del nulla, in una strada che non prometteva per niente bene. Tuttavia le apparenze ingannano, per fortuna. In una stradina secondaria incantevole c’era un sentiero che conduceva giù allo studio dei Muz che riconosciamo subito grazie alle indicazioni che ci avevano scritto via mail. L’accoglienza alla reception purtroppo non’è stata delle migliori. Anche qui nessuno parla mezza parola d’inglese e veniamo liquidate senza troppi problemi. Individuiamo però delle ragazze sedute su dei divanetti in

fondo a questa grande sala e con fare indifferente decidiamo di avvicinarci con la speranza che almeno una di loro riesca a capirci. Come previsto, erano tutte lì per incontrare i ragazzi.

Verso le 09.00 iniziano ad arrivare alcune persone dello staff dei Muz. Tutti sembrano essere davvero sorpresi dalla presenza delle ‘straniere’ e l’attenzione cade su di noi finché lo staff non ci avvisa che avevano preparato una sorpresa: il meet non sarebbe stato alla sede dei Muz. Ci caricano tutte su un bus che ci avrebbe portato dirette al Ritz Carlton dove avremmo finalmente incontrato i ragazzi.

La notiza è stata sconvolgente quasi quanto i 40°C di quel coso a otto ruote che hanno avuto il coraggio di chiamare autobus privato e la notizia che forse avremmo potuto fare un’unica foto in gruppo. Ne eravamo ben 47.

Arrivate alla meta stentavo ancora a crederci che a minuti li avrei rivisti. La sensazione era decisamente strana. I primi due gruppi da dieci iniziano ad entrare. Le facce delle ragazze all’uscita erano decisamente impassibili. Reazioni molto diverse dalle italiane. Arrivato il turno nostro ci fanno scendere dal Bus, controllano i nomi sulla lista, e un non tanto simpatico omino del Ritz ci conduce su fin al primo piano dicendoci di aspettare in cima alle scale. Dalla porta aperta si intravedeva poco e niente, solo le ragazze del gruppo precedente che uscivano.

Dall’espressione sconvolta e gli occhi ancora luci di quel ragazzo acchittato come Bill capisco che il meet era effettivo, che non era tutto un sogno, e che era arrivato il momento di scendere le scale ed entrare in stanza.

Camminiamo per una sala discretamente grande e decisamente a 5 stelle finchè non ci fanno entrare in una stanza dove. L’ambiente è caldo, in tutti i sensi. Dei Tokio, ancora non c’è traccia. Dopo circa dieci minuti senza che nessuno ci avvisasse sentiamo un ‘’wie geht’s???’’ e si vede un simpatico e sorridente Gustav che entra in camera seguito da un saltellante Bill, Georg e Tom.

La prima cosa che incrocio sono gli occhi di tutti i ragazzi che continuano a salutare con un’espressione sorpresa. Dalla faccia direi che quello più sorpreso di vedermi lì fosse mister Marcus X) Dall’ultima volta che li ho visti di tempo ne era passato, e non credevo affatto che mi avrebbero potuto riconoscere.

Uno ad uno passano a firmare l’unico foglio che ci avevano permesso di portar dentro. Ovviamente io avevo imbucata una cosa extra. Il biglietto del volo di andata.

I primi a passare sono le due G, che si limitano a sorridere e firmare il biglietto. Non so se siano riusciti a leggere o meno la data, ma di certo si sono accorti che si trattava del biglietto dello stesso volo loro.






Poi è il turno di Bill. Non so perché ma questa volta a differenza delle altre ero decisamente più tranquilla e rilassata. Non che la sua presenza non mi mandasse il battito cardiaco alle stesse e le gambe in tremolio, ma credo di star quasi per imparare a gestire la situazione xD

Come meet che si rispetti non potevo che fare le mie solite figure. Prima di me c’è la Miry che con fare molto dolce gli dice ‘’Bill, sei così bello’’, ma seguire ci sono io ed uno stupido secco ‘’NO o.O’’seguito da espressione di disappunto. Non credo ci sia rimasto molto bene, e continuo a sperare che non abbia sentito, ma la cosa mi è uscita del tutto in modo naturale. Sapete quanto io ci muoia dietro quell’’uomo’’, ma a vederlo così del tutto stravolto di primo impatto ci sono rimasta. Ad ogni modo, è subito pace fatta U.u Gli porgo subito il mio biglietto da firmare facendomi scappare un ‘’from Italy with love’’. A questo punto - mentre il fratello con occhio scrutatore si faceva i miei affaracci cercando di leggere sul mio biglietto da dove e quando fossi partita- lui si era tranquillamente preso 10 secondi di pausa senza dire e fare niente per poi rispondere uno sconvolto‘’oh!’’. La mia faccia era -> O_O’ oh che cosa? Non riuscivo a capire proprio se era un e

spressione di disappunto o una cosa carina, e ovviamente il pensiero che magari gli avesse dato fastidio trovarmi lì mi era passato per la mente. Non per esser paranoica ovviamente, con milioni e milioni di fan, voglio dire… però non si sa mai!








Mentre il resto dei ragazzi finisce di firmare autografi, individuo un solitario e giocarellone Georg che ciondolando le mani ava

nti e indietro mi guarda con un espressione simpaticissima corrugando le sopracciglia e sorridendomi sorpreso. Ancora più sorpresa io che ricambio facendo spallucce e un’espressione ancora più buffa della sua.


Arriva il momento delle foto

Questa volta per fortuna non tocca a me andare per prima. Mentre le poche ragazze prima di me decidono su chi sarà la prima ‘’vittima’’ da sacrificare, mi accorgo che anche Bill mi stava fissando con la stressa epressione di prima del suo amico. A questo punto inizio a credere di avere davvero qualche capello fuori posto, il trucco colato, una ciglia finta staccata o non so xD la cosa mi mette piacevolmente in imbarazzo e non sapere che fare a quello sguardo insistente rifaccio spallucce e una faccia sorridente ma della sere ‘’ la smetti? vedi che sono in imbarazzo?’’ ç.ç

Finalmente la prima ragazza decide di andare. Prime foto scattate. Tutto nella norma, tranne un tommaso troppo scemo da essersi appoggiato con le spalle a quella che una parete non era ma bensì un’anta che si era aperta e lo stava facendo cadere x)

Arrivato il mio turno me ne vado tranquillamente saltellante verso la donna che scattava le foto. Giuro che ero davvero tranquilla e ho deciso di giocare la carta ‘’sii naturale più che puoi’’. Tutto stava andando liscio finchè non ho sentito gli sguardi di tutti i ragazzi puntati su di me, Giorgio che ha detto qualcosa a Tom che poi ha riferito a Bill. Nel dubbio di ci

ò che stavano farfugliando alle mie spalle v.v mi avvicino con fare disinvolto salutandoli tutti con un grosso HALLOOO e posizionandomi tra Bill e mister Giorgio. Questa volta non faccio come le due precedenti, e decido di abbracciare anche lui poverino x) Sentendo le loro due mani sulla schiena l’unica cosa che riuscivo a pensare era: vi prego non appiccicatevi troppo che sto morendo di caldo. A dire dalla temperatura della sua di schiena direi che anche Bill stava bollendo. Finito il tutto – sorvolando sul dettaglio che mi fossi incastrata tra i due crucchi e che nessuno si è fatto più in là – mi giro verso di Bill ringraziandolo con un ‘’DaAaAaAaAnke’’. Di risponsta un ‘’BiIiIiIitte’’ da parte sua e un ‘’GeEeEeEerne’’ da parte di Georg sullo stesso tono. La cosa nella sua stupida semplicità mi ha fatto sorrisere, come il fatto di aver sentito Tommaso dire al gruppo che sicuramente parlavo/capito il tedesco.


Per il resto tutti hanno continuato con le loro foto. Bill ogni tanto si ‘’inceppava’’ in un monologo tra lui e lui cantinelando un ‘’ ciao, ciauino, ciao, ciauino’’, e quando G. gli ha detto ‘’che ti prende’’ se n’è uscito con ‘’scusa ma è Dunjia che lo dice sempre u.u’’

Purtroppo è arrivato il momento di salutare i ragazzi. Butto un occhio furtivo su tutti cercando di salvare ogni minima scena e parola in memoria. Mentre Bill era sul punto di uscire una ragazza gli urla ‘’ti prego, ritornate presto in Russia’’, a seguire un’altra ‘’tornate in Spagna’’ a questo punto vedendo che ormai era fuori mi è uscito un comico ‘’ ITAAALLYYY’’ mentre con un braccio salutavo all’Italiana e con l’altra mi sventolavo per il cadol. A mia sorpresa vedo Bill rispuntare di scatto dalla porta come se gli si fosse accesa una lamapdina, mi guarda e sorride a 43904819401810 salutandomi con la mano. Credo che per me quello sia stato l’apice di questo Meet xD

Questa volta evito commenti e punti di vista troppo sentimentali come i resoconti precedenti, per il semplice fatto che credo sia chiaro quanto io ci muoia dietro a loro e quanto mi faccia infinitamente piacere incontrarli. Bastano pochi minuti e mi si illumina tutto a lungo termine.

Quello chemi ha fatto sicuramente piacere è stato notare come si siano ricordati. E sono stata felice di come mi sia comportata in questi giorni.

Camera bassa come al solito, niente scende di panico, sorrisi e saluti senza essere mai troppo invadenti o fastidiosi, ed ecco che quando li

rincontri il trattamento che ti trovi è del tutto diverso. Ragazzi, e bodyguard inclusi C:

<3


- 17:00 con la Miry - dopo una dovuta pausa in albergo per riprendere i sensi - ci si prepara alla volta dei Muz.
Lo spettacolo è stata un'agonia più totale. Ben 5 ore di show, tra artisti sconosciuti Russi e spettatori irrequieti che ogni tre secondi decidevano di uscire dalla fila smuovendo il mondo. Tutta via dopo momenti misti a sclero, sonno, dolori vari, stanchezza e adrenalina in calo, finalmente è il momento loro. La tenda va su e sul palco spuntano 4 crucchi in forma più che mail. Inutile dire come messo a fuoco il nuovo look di Bill l'ormone di mezzo gruppo, il nostro, fosse agitazione. Tre canzoni decisamente troppo poche a colmare l'assenza di tutto questo tempo. Ad ogni modo, meglio che niente. Finita l'esibizione ci lasciano tutte senza fiato e con gli occhi ancora increduli e lucidi.



04.06.2011 - l'avventura è giunta al termine

Ed'è così che quattro giorni sono letteralmente volati. Tra apparizioni crucche quotidiane ed una compagnia dove lo sclero e le risate sono all'ordine del giorno, è arrivato il momento per tutte noi di rientrare a casa.
Alle spalle una stanchezza cronica ovattata dall'adrenalina ancora in corpo. Se la notte siamo riuscite a dormire scarse 3 ore a testa direi che è tanto. Il nostro amico tassisto e il suo adorato figliUUUUUolo U.U hanno deciso di ''regalarci'' - a spese nostre si intende - un bellissimo toru della città By Night. Inutile dire che la visione è stata incantevole...quasi tanto quanto gli incontri inaspettati fatti in Piazza Rossa la sera :D
Ad ogni modo, puntata la sveglia a quella che sarebbe l'alba italiana, carichiamo tutto sull'ormai nostro pulmino di fiducia e ci facciamo accompagnare all'areoporto. Inutile dire che il tempismo è stato perfetto.
In contemporanea vediamo spuntare i twins riesendo così a fare ingresso e check in con loro. Direi un ottimo regalo di addio per quest'avventura no?



And now...what's coming next? :)

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